Sin dagli ultimi decenni dell’800 si sentì la necessità di creare enti economici nel settore agricolo: sorsero così, in tutta Italia, i Consorzi Agrari, sotto forma di Società Cooperative.

Nel sorgere della cooperazione agricola nella provincia di Treviso, terra a vocazione eminentemente agricola, notevole importanza assume, fin dal lontano 1867, la fondazione del Comizio Agrario di Conegliano Veneto e, successivamente, il Consorzio Agrario di Treviso ed i Sindacati Agricoli di Oderzo, Motta di Livenza e Montebelluna. Queste realtà sorsero principalmente per favorire l’acquisto in comune di materie utili e promuovere in vari modi il miglioramento dell’agricoltura e il benessere dei lavoratori.

Dopo una difficile transizione storica che portò al primo conflitto mondiale, aggravata dalla crisi degli anni ’20, nel 1939 si giunse ad un’organica struttura mediante la fusione dei vari Enti in un unico organismo provinciale eretto in Ente Morale denominato “Consorzio Agrario Provinciale di Treviso“. Analogo fenomeno si manifesta, sia pur, più tardi, con la costituzione, nel 1924, del Consorzio Agrario Cooperativo di Belluno. Dopo la Liberazione, con la legge 7/5/1948 n. 1235 i Consorzi Agrari Provinciali furono restituiti alla primitiva forma cooperativa.

Il 4 ottobre 1967 i due Consorzi Agrari si sono fusi in un’unica Cooperativa denominata “Consorzio Agrario Interprovinciale di Treviso e Belluno” con sede sociale a Treviso, in viale Nino Bixio, 107. Viene così realizzata un’unica cooperativa interprovinciale, che permise di operare su un territorio più vasto con unità di indirizzi, raggiungendo così un importante risultato anche in termini di riduzione dei costi. L’articolo 3 dello Statuto recita: “il Consorzio Agrario Interprovinciale di Treviso e Belluno ha lo scopo di contribuire all’incremento ed al miglioramento della produzione agricola, nonché alle iniziative di carattere sociale e culturale nell’interesse degli agricoltori.

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